Op. Anaconda 2021
Quanto orgoglio leggere il debriefing di Giuda L'operatore più giovane dei Rangers! Quasi 18 anni a breve!
Stai maturando moltissimo sei cresciuto tantissimo e siamo veramente orgogliosi di te!
Debriefing op. Anaconda, 17a Rangers
Finalmente, dopo una lunga, lunghissima, pausa dagli eventi sportivi organizzati dal il Circuito , la 17a Rangers ha la possibilità di dimostrare la sua abilità, il potenziale , la mentalità e l’interpretazione necessaria per un operazione di alto livello.
L’evento era basato su una storia veramente accaduta, uno scenario che ha coinvolto tutti i team scelti in una difficile missione, su un campo spettacolare (ma appeso come pochi).
La giocata si svolge in località Pian Gelassa(TO) in un ex impianto sciistico e un conglomerato di stabili: missione pensata per essere svolta più stealth possibile e basato sulla ricognizione.
Il Team era inizialmente composto dal sottoscritto (Giuda) , Sicura, Asso e Joule.
Sfortunatamente L’operatore TL Asso ha avuto un’indisponibilità per lavoro ed è subentrato, sempre con ruolo di TL, Conte.
La formazione studiata era: Giuda davanti come scout, Joule a seguire come cartografo,
il TL Conte e la retroguardia Sicura.
Joule si è occupato di studiare vari percorsi da poter intraprendere nella missione e in riunione si è deciso di fare un percorso inizialmente durissimo ( 500 m di dislivello in appena 1-2km).
La squadra era pronta, tutti contentissimi di partire e psicologicamente preparati.
Ps per me, Sicura e Conte é il primo evento ufficiale del Circuito che affrontiamo.
Dopo una golosissima colazione nel B&B in cui abbiamo alloggiato la notte, carichiamo la macchina per andare sul posto, ma come sempre la sfiga è dietro l’angolo e a Joule scoppia il camelback nello zaino.
Nessun problema, ci si rifornisce con altra acqua e si asciuga lo zaino.
Finalmente si parte; giungiamo sul posto per prepararci , assieme altre interdizioni e la sfortuna colpisce ancora. Questa volta tocca a Sicura il cui fucile ha un malfunzionamento, così come le cuffie della radio. Joule impresta un giocattolo e degli auricolari e ora possiamo infiltrarci, dopo esserci pittati per bene.
Ore: 10:45
Il Team c’è, operativo più che mai; l’itinerario scelto non ci ha spaventato per nulla, nonostante una scalata non da poco.
Primo OBJ che abbiamo pensato di affrontare è il furgone che conteneva un ordigno esplosivo.
Ci avviciniamo quatti quatti, io ho la ghillie e il visore termico, quindi toccava a me avanzare per controllare la presenza di una pattuglia. Sicura con me per coprire gli operatori Joule e Conte che nel frattempo si preparavano ad affrontare l'obiettivo.
Una pattuglia all'improvviso ci passa accanto per poi andarsene, approfittiamo per intervenire. All'improvviso un allarme e siamo costretti a filarcela a gambe elevate.
Decidiamo di proseguire il nostro percorso pensato per fare una recon, salendo di parecchio la montagna ma improvvisamente una fitta nebbia proverà a metterci in difficoltà accompagnandoci fino al giorno dopo.
Giungiamo ad una casa dove possiamo finalmente fare uno spuntino e un buon caffè.
Ore: 13:30 circa
Dobbiamo rimetterci in marcia perché la strada è ancora lunga e in salita, troviamo anche una statua della Madonna che probabilmente ci ha assistito tutta la 24h.
Si iniziano a sentire i primi segni di stanchezza dovuta alla tortuosa salita ma nulla di che, una pausa di 10 min e dinuovo in marcia.
Arrivati al terzo punto di osservazione, che la nebbia non ci permetteva di sfruttare, decidiamo di operare per il 2 obj pensato: la fossa/obitorio.
Tocca ora fare un paio di km in discesa, in avvicinamento sentiamo una pattuglia, ci avranno forse sentiti? Non importa, joule ci consiglia di salire un bel po sopra, TL asseconda la scelta e aspettiamo acquattati sopra l’obj.
Non appena la pattuglia sembra essersene andata, ci avviciniamo.
Joule e Conte si muovono, io e Sicura copriamo.
Gli operatori si troveranno quasi faccia a faccia con la pattuglia,ma la nebbia ci copre.
Raccolgono un biglietto riportante delle informazioni ma dimentichiamo di cercare un anello che solo dopo il debriefing generale e il confronto con le altre squadre, scopriremo esserci perso.
Filiamo via da quell’obiettivo e ci dirigiamo verso la comune, ma senza avvicinarci ancora tanto poiché è giorno.
Ci viene comunicato via radio da parte della difesa che alle 18:00 verrà svolta una messa,
ma non riusciamo in alcun modo a trovarla, nonostante il rischio di incontrare una pattuglia in movimento con l’auto.
Proviamo comunque ad avvicinarci a qualcosa, a qualche stabile, e troviamo quella che sembrerebbe essere l’HQ, ma non era quello il momento di avvicinarsi.
A questo punto decidiamo di andare al terzo OBJ ma prima dobbiamo fare un punto dove fare bivacco per riposare un attimo, cambiarci per l’arrivo del freddo, mangiare qualcosa e posare gli zaini.
Joule prepara anche il visore termico perché le tenebre sono scese sul campo.
Con difficoltà personalmente nel muoversi al buio, il team è molto stressato.
Nei pressi dell’obj 3 ( il server, da cui dovremo raccogliere una chiavetta) la stanchezza gioca brutti scherzi, i malfunzionamenti delle radio e alcuni problemi tecnici ci portano ad un piccolo momento di discordia che ci può stare.
Comunque altro obiettivo svolto in stealth, con joule e conte che recuperano una chiavetta e una pattuglia in avvicinamento ci costringe a fuggire dal posto.
É buio pesto, passiamo in un campo aperto pieno di mucche che quasi stavo per schiacciare?
Mi attacco a joule che col visore ci fa strada, dietro Conte e Sicura.
Il team è comunque compatto e ci dirigiamo verso il bivacco
Pattuglie mobilitate, alcune con visori, sentiamo che danno la caccia a qualche squadra ma noi ne restiamo fuori e girando lontano dalla strada torniamo dagli zaini.
Piccola pausa per fare il punto e capire cosa fare, un caffè e qualche snack e si riparte, i rangers non hanno bisogno di riposarsi.
Decidiamo di cercare lo stabile dove erano situate delle scatole, probabilmente contenenti armi o droga.
Percorriamo svariati km , non troviamo nulla, solo stabili vuoti e qualche pattuglia auto-munita.
Il TL propone a metà strada di riprovare a completare l’oBJ dell’autobomba, ci dirigiamo con qualche difficoltà sul posto, io e sicura veniamo congedati affianco la strada per non rischiare di fare troppo rumore e ancora una volta, ancora senza farci beccare e senza sparare un pallino, completiamo l’obiettivo.
È questo lo spirito giusto dei rangers, mai mollare! La conquista dell'obj ha dato la forza e l’energia di continuare , di fare gli ultimi sforzi…ma come accade spesso, la mente quando è sotto stress gioca brutti scherzi e un altro momento di debolezza si presenta, una incomprensione di percorso che poco dopo si risolve in una comprensione da entrambe le parti.
E sono questi i momenti in cui si cresce e si matura, dove ci si lega ancora di più ai membri.
Il Team è ancora solido, la stanchezza ci da noia, le gambe sono molle, la schiena è un po irrigidita a causa anche della forte umidità, la lucidità non é più prestante e fresca.
È ora compito del TL trovare un modo per calmare le acque: Conte decide che dobbiamo riposare 20 min , in una piccola struttura.
Ripartiamo verso altri obj.
Troviamo finalmente il deposito delle scatole, vicino l’HQ.
Conte scatta qualche foto e troviamo effettivamente una scatola, ma ci accorgiamo di esserci persi qualche pezzo, come la apriamo?
Bene..non tanto, la chiave era appunto nei resti della fossa, ma la pressione della pattuglia su quel obiettivo aveva costretto la squadra ad un “tocca e fuga”.
Ci dirigiamo verso l’HQ: vogliamo a tutti i costi capire cosa c’è li, se ne vale la pena.
Joule e Sicura , tocca a voi agire ad una delle missioni più complicate.
Gli operatori si avvicinano parecchio, io e Conte restiamo in attesa di intervenire, al freddo e con qualche imprecazione.
I nostri operatori dopo essersi avventurati fin troppo, tornano indietro costretti poiché siamo arrivati li nel momento in cui i davidiani si risvegliavano e c’era il cambio turno.
Mentre siamo su strada , ricongiunti e prossimi a ripartire, Sicura vede un qualcosa venire da l’HQ verso di noi…pensavamo fosse un team di interdizione…
Probabilmente ha il visore…e non facciamo in tempo a muoverci che questo ci punta la torcia contro: È IL MOMENTO DI CORRERE FORTE!!!
Io , joule e sicura riusciamo a scappare assieme ad altre squadre anche, Conte invece rimane nascosto da qualche parte e ancora una volta il Team è salvo, ma questa volta diviso.
Poco dopo e riusciamo a riunirci per tornare finalmente al bivacco.
Siamo molto stanchi, è ora di riposarci qualche oretta, d’altronde sono le 6, l’esfiltrazione è alle 10.
Un the, un caffe, un quarto d’ora di riposo meritato.
Giunge la luce, la nebbia si è dissipata, il TL su suggerimento del cartografo decide di fare un Ultimatum, un incontro ravvicinato con il capo della setta.
Ma è una missione rischiosa, e a noi piace il rischio.
Io rimango al bivacco, assicuro che nessuno si avvicini al nostro piccolo accampamento.
I tre tornano senza aver avvistato il tipo, ma comunque ci abbiamo provato.
Nonostante il freddo e la stanchezza, è ora di fare l’ultimo sforzo, dobbiamo andarcene.
Tra sali e scendi, ruscelli e tante mucche, giungiamo su una stradina, sarà un allucinazione ,un miraggio… invece no cazzo, quella è proprio la nostra macchina!!!?
Ora esfiltrazione: 9:00
I Rangers ancora una volta avevano espugnato e completato la missione, in totale sicurezza, come fantasmi, caricatori pieni, ma anche infreddoliti , gambe a pezzi.
Rangers, è ora di svestirci di quell’equipaggiamento di cui non vogliamo mai separarci, posare il nostro caro giocattolo…
Abbiamo concluso un altro capitolo e scritto un altro pezzo di storia, un emozione indescrivibile che questo sport riesce a darci, un legame così affiatato da non voler mai andarsene da un posto tale. Il supporto che da casa ci avete dato, il comando, tutti altri voi, siamo una famiglia stupenda che non si lascerà mai, perché quello che mi avete sempre detto e trasmesso è che nessuno viene lasciato indietro, ne sul campo, ne fuori.
Credo che questo sia lo spirito giusto di affrontare la vita, l’evento compiuto con la giusta prospettiva e con anche qualche incidente di percorso, difficolta fisica e psicologica, ci è servita.
Sono personalmente maturato molto, questo evento è stato solo l’inizio di altri mille che voglio fare, e con tutti quanti!
Lo ripeterò sempre..
Siamo una famiglia, la più bella.
Grazie di tutto Rangers e spero che i futuri membri di cui anche io farò parte, terranno alto il livello di questo magnifico sport.
E grazie soprattutto agli organizzatori che ci hanno fatto vivere un film di cui faremo un bagaglio di esperienza.❤️
Qui da Giuda della 17a Rangers è tutto,
Over. ?